mercoledì 30 maggio 2018

La Colonia di Rovegno - La strage dimenticata

la torre con l'orologio
Mentre eravamo a fare una sosta a Rovegno durante una breve vacanza, abbiamo visitato la Colonia di Rovegno.
Mi interessava visitare questo posto perché ne avevo sentito parlare e ne conoscevo superficialmente la storia.
L'edificio è molto vasto, ancora agibile e coperto di graffiti.
So che viene usato anche per allenamenti o scontri da squadre di soft-air.
Abbiamo cercato di visitare l'intera struttura, prendendocela con calma.



Come consuetudine, in fondo all'articolo vi posterò dei link di oggetti utili ed un video che ho realizzato su questa gita. Se avete paesi fantasma o luoghi interessanti da suggerire, vi invito a farlo nei commenti!
un corridoio della colonia

La Storia
Cercherò di riassumerla brevemente.
Costruita e finanziata dal partito nazionale fascista nel 1934, la colonia doveva servire a migliorare le condizioni di salute, soprattutto respiratorie, dei giovani delle zone limitrofe.
Tutte le cure erano a spese del partito.
Nel 1943 fu occupata dai partigiani.
Tra il 1944 ed il 1945 fu teatro di uno spaventoso eccidio.
I partigiani infatti fucilarono e gettarono in fosse comuni o nelle grotte delle zone circostanti, circa 200 tra civili e militari, ritenuti appartenenti alla R.S.I..

Arrivare alla Colonia
La strada è semplice e percorribile tranquillamente in auto, anche se noi siamo andati a piedi da Rovegno.
Basterà seguire la strada che, da dietro il paese sale tra i boschi.
Dopo un paio di km si prende una strada bianca, che a tratti risulta sterrata e sconnessa, fino alla colonia.

La Colonia
La targa commemorativa
Come già detto, la struttura è molto grande.
Si sviluppa su più piani e si può raggiungere il grande terrazzo che è sul tetto.
Sono ancora riconoscibili il refettorio ed i bagni.
Subito accanto ci sono altre strutture invase dalla vegetazione, ma comunque esplorabili.
L'intero edificio è coperto di graffiti ed è ancora presente la targa memorativa vicino
l'ingresso.



Link
Zaino Bushcraft
coltello bushcraft



























giovedì 10 maggio 2018

Col Di Luco - paese nascosto tra le Apuane

Di questo piccolissimo paese non si trovano molte informazioni.
L'arrivo a Col di Luco
Cercandone, ho trovato il blog di Daniele Saisi, qualche piccola nozione riguardo Col di Luco e non solo.
Questo paese, infatti, faceva parte insieme ad altri, come Vispereglia, della frazione di San Pellegrinetto che era, 50/60 anni fa, la più popolosa del comune di Vergemoli.
Erano in pratica piccoli borghi, posti in luoghi più o meno isolati e circondati da terrazzamenti coltivabili.


Come consuetudine, in fondo all'articolo vi posterò dei link di oggetti utili ed un video che ho realizzato su questa gita. Se avete paesi fantasma o luoghi interessanti da suggerire, vi invito a farlo nei commenti!

Raggiungere Col di Luco
Il pranzo al torrente, dopo il guado
Non è stato semplicissimo.
Inizialmente il gps ha provato a farci raggiungere questa località dal punto sbagliato.
Cercando poi su google, abbiamo trovato il tragitto di un ragazzo con la mtb che passava da Vispereglia per arrivarci.
Per andarci a piedi si parcheggia l'auto verso Camperano.
Col di Luco
Poi si guada il torrente, in prossimità di una strada sterrata, ex pista forestale.


Basterà seguire questa strada per arrivare a Vispereglia
La salita è pesante, ripida ed a fondo sconnesso, ma offre bei panorami.
Lorenzo studia le impronte
Appena arrivati a al paese di Vispereglia, proseguiamo dritto.
Qua la strada è meno faticosa, alternata a fondo terroso e fangoso.
Passeremo accanto a vecchi ruderi e in mezzo al bosco.
Noi abbiamo trovato moltissime impronte di ungulati ed abbiamo visto un bel caprone selvatico!
Anche stavolta basterà comunque seguire il sentiero, che ci porterà direttamente a Col di Luco.
piccolo esploratore in azione

Il Paese
Posto in un luogo incredibilmente suggestivo, da qua si gode di una vista strepitosa.
Si può godere del panorama delle Panie, e ci sono ampi prati dove sostare, visibilmente frequentati da molti animali


Col di Luco si compone di poche case, "incastrate" tra loro con piccoli vicoli.
Sono ben conservate ed alcune sono ancora frequentate, vi rimando alla sezione curiosità per scoprire il perché!





Curiosità
Sempre spulciando il blog di Daniele Saisi, ho scoperto un articolo del 2017 in cui il buon Daniele racconta di una coppia che ha deciso di andare a stare a Col di Luco.
Come sia andato avanti questo bellissimo progetto non lo so, al momento della mia visita non c'era nessuno, ma si vedeva chiaramente che il paese era stato risistemato.

Link