Ma oltre a tutto questo, ospita numerosi paesi abbandonati, alcuni con storie banali, possiamo dire, altri con leggende alle spalle.
Oggi voglio raccontarvi la nostra gita dal paese -quasi- fantasma di Isola Santa, a quello di Col di Favilla. Magari non sono paesi con storie avvincenti alle spalle, ma la passeggiata che li collega regala un'esperienza molto bella, un trekking nei boschi, in cui si possono avvistare animali. Noi, purtroppo, abbiamo incontrato solo una volpe e qualche scoiattolo!
Isola Santa
una vista con la chiesa di Isola Santa |
Probabile ospizio nel medioevo, oggi è un piccolo e caratteristico borgo che si affaccia su di un lago artificiale, creatosi con la costruzione della diga poco distante.
Il paese è stato ristrutturato in tempi recenti ed adesso è meta di turisti e pescatori.
È presente anche una chiesa, sconsacrata, citata nel 1260, intitolata a San Jacopo.
La chiesa di S. Jacopo |
I vicoli di Isola Santa |
Isola Santa è tranquillo, con vicoli stretti e costruzioni antiche, ma se venite in giorni feriali, potreste trovare molta gente ed i parcheggi scarseggiano.
La chiesa di Sant'Anna |
Questo antico Borgo abbandonato si trova a 940 metri s.l.m. ed è sovrastato dal Pizzo delle Saette. La principale attività dei suoi abitanti era la produzione di carbone, seguiva poi la pastorizia e la lavorazione dei metalli.
Inizialmente era una sistemazione stagionale per pastori, intorno al 1600, ma in seguito vi si stabilirono definitivamente.
La vita si svolgeva attorno alla chiesa di Sant'Anna, ancora funzionante.
Il campanile con il Pizzo di sfondo |
sembrano utilizzate saltuariamente, oltre alla chiesa.
Curiosità su Col di Favilla
-È presente una meridiana, alla sommità della chiesa, considerata la più alta della Toscana.
-Nel 1977 il paese fu vittima di atti vandalici e sacrileghi e fu necessario riconsacrare la chiesa. Inoltre alcuni scheletri furono
Il cimitero |
-Del paese scrisse il poeta Fosco Marianini nel 1928:
"...Scendi e risali, risali e scendi, finalmente scorgemmo, quasi sepolto tra i giganteschi castagni, un campanile, poi comparvero dei tetti a lastre di pietra grigia e delle case. Il villaggio sorgeva in un punto di straordinaria bellezza, sulla cresta pianeggiante d'un monte, a quasi mille metri di quota, proprio dinanzi ai dirupi spettacolari e selvaggi del Pizzo delle Saette. Col di Favilla... era davvero alla fine del mondo... La vita morale e materiale a Col di Favilla ruotava ancora attorno al dio castagna. Le piante che producevano i frutti preziosi erano secolari, gigantesche, con certi tronchi da abbracciarsi in tre o quattro persone, curatissime, rispettate, amate..."
La passeggiata
La diga |
Si parte attraversando a diga e si inizia subito a salire, seguendo il sentiero 9. Possiamo ammirare Isola Santa in tutta la sua
Il paese visto dal sentiero |
che ci scrutava con sospetto.
La vecchia costruzione sulla via del ritorno |
Arriviamo poi a Col di Favilla. I primi edifici mostrano già l'abbandono cui è stato vittima, solo la chiesa sembra utilizzata più di frequente. In fondo ad un vialetto alberato c'è il piccolo cimitero del paese, ovviamente chiuso a chiave.
Il giardinetto sotto al campanile |
una strada differente, che ci porta a superare una vecchia
La cava |
Quando mi trovo in questi posti mi sento veramente bene, è come trovare se stessi, imparare di nuovo un antico linguaggio, ritrovare le radici che pensavo dimenticate.
In Conclusione
Una bellissima passeggiata, fatta come di nostra consuetudine con molta calma, ammirando i paesaggi e godendoci i boschi. Forse Col di Favilla offre molto meno, rispetto ad altri paesi fantasma, ma il tragitto per raggiungerla, e per tornare, vale la pena di farci un pensiero. Unica pecca è che Isola Santa è una meta molto conosciuta ed apprezzata e si rischia di trovarsi in mezzo a molta gente a cercare disperatamente un parcheggio. Al limite fate come noi e scegliete un giorno infrasettimanale per la visita.
Vi lascio qualche link, come di consueto, a oggetti come libri o carte, che possono aiutarvi nelle scelte dei vostri tragitto.
Vi invito anche a suggerirmi nei commenti posti interessanti da visitare.
Alla prossima!
Carta dei sentieri e dei rifugi
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